La stretta sui prestiti bancari spinge gli italiani a ricorrere al prestito privato. Secondo un’indagine Eurispes sono ormai il 14,4% gli italiani che ricorrono a fonti alternative di finanziamento rispetto ai canali ufficiali e tradizionali: un aumento dell’8% rispetto all’anno scorso. Il problema è che a volte questo tipo di prestito degenera in usura e strozzinaggio.
Secondo le statistiche del numero verde anti-usura, la donne sono le più interessate al fenomeno: ben il 66% delle richieste. Quanto all’età, quella più a rischio è tra i 46 e i 65 anni. La categoria lavorativa più coinvolta è quella degli impiegati, con il 57% delle chiamate.
Di fronte al dilagare del fenomeno, che da periferico sta diventando centrale, occorre prendere provvedimenti. Le banche sono sempre più restie a concedere anche il minimo finanziamento, restano però varie agenzie di finanziamento con una storia consolidata, da Agos a Findomestic, a Compass ad Aliprestito, in grado di vagliare e soddisfare le richieste: il migliore modo di evitare l’usura è non porla nel novero delle proprie scelte.