Aumenta sempre più il numero di persone che necessitano di un prestito per far fronte a spese impreviste ma non sono in possesso delle idonee garanzie per poterlo richiedere, o siano stati pignorati o protestati.
Proprio al fine di fornire un aiuto verso questa particolare categoria di richiedenti sono sorti i prestiti che hanno come garanzia la cessione del quinto. La cessione del quinto costituisce una forma di finanziamento il cui rimborso avviene mediante trattenuta sulla busta paga. In ciascuna rata la soglia massima raggiungibile è pari alla quinta parte del reddito percepito dal soggetto richiedente.

Per poter richiedere un prestito tramite cessione del quinto bisogna essere dipendente pubblico o privato oppure un pensionato.

Nel caso di dipendenti pubblici per potervi accedere i requisiti necessari sono che il richiedente sia in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato; aver maturato anni d’anzianità superiori al minimo richiesto; data di collocamento a riposo successiva alla scadenza del finanziamento.
Nel caso dei dipendenti privati in aggiunta ai requisiti indicati in precedenza sono necessari altri requisiti richiesti per il datore di lavoro. In particolare la banca può chiedere che l’impresa presso la quale il debitore è dipendente, sia costituita in una particolare forma di società, oppure che abbia almeno un determinato numero di dipendenti, ecc.
Nel caso di pensionati in aggiunta ai dati personali del richiedente altre condizioni da soddisfare sono di percepire solitamente una pensione superiore ai 500 Euro; il rimborso del prestito deve essere effettuato entro l’80° anno di età; ed ovviamente la rata mensile deve superare un quinto della pensione.
E’ possibile richiedere un prestito tramite cessione del quinto in qualsiasi istituto creditizio. Si tratta di una forma di prestito in cui il rimborso può avvenire nell’arco massimo di 10 anni. I documenti necessari da dover presentare per poterne fare richiesta sono: la documentazione relativa alla situazione contrattuale del richiedente, l’ammontare lordo e netto della retribuzione di lavoro nonché l’importo accumulato fino ad allora relativo al TFR.

L’unica garanzia che offre tale forma di finanziamento è il posto di lavoro, per legge deve essere sottoscritta adeguata copertura assicurativa. L’assicurazione rischio impiego viene quindi applicata per qualsiasi motivo per cui il pagamento delle rate mensili non venga effettuato dal datore di lavoro.

E’ obbligatoria anche la sottoscrizione della copertura assicurativa del rischio vita al fine di fornire tutela qualora il richiedente dovesse morire prima del rimborso completo del prestito. Inoltre fornisce tutela anche ai parenti del richiedente perché in questo modo non sono tenuti a dover corrispondere la parte del debito ancora da estinguere. In caso di insolvenza, infatti, l’istituto di credito che ha concesso il prestito potrà trattenere il TFR accumulato e, qualora questo sia insufficiente ad estinguere il debito, potrà far valere le proprie ragioni sull’assicurazione.

Attraverso la cessione del quinto la banca o chi per essa procede all’erogazione dell’importo richiesto dal debitore, il quale dovrà restituire tale prestito mediante rate mensili ricordando sempre che la rata mensile non può superare l’importo massimo del quinto dello stipendio o della pensione. Naturalmente l’ammontare ricevuto a prestito varia a seconda della situazione del richiedente, dello stipendio mensile, degli anni d’anzianità lavorativa, del TFR maturato. L’istituto erogatore del prestito riceverà l’importo della rata direttamente dal datore di lavoro che la tratterà dalla busta paga.