I prestiti costituiscono forme di finanziamento concessi da banche o altro istituto di credito che comportano la restituzione da parte del debitore al creditore attraverso il pagamento mensile di rate. La forma di prestito più diffusa è quella del prestito personale, il cui utilizzo è con sempre maggiore frequenza destinato all’acquisto di beni e servizi senza alcuna anticipazione di soldi. Tale forma di prestito è definita finalizzata, ossia non direttamente legata all’acquisto di un bene o servizio e viene in genere concessa direttamente e senza l’intervento di ulteriori intermediari.

Il prestito personale costituisce una forma di finanziamento generalmente erogata da una banca o altro istituto di credito. Si possono richiedere a prestito somme di denaro comprese tra un importo minimo di 1500 euro ed un massimo di 50000 euro.

Il finanziamento può durare in media per un periodo compreso tra un anno e dieci anni. Tra le possibili soluzioni per il rimborso del prestito ci sono la trattenuta dal conto corrente, la cessione del quinto dello stipendio, ed il pagamento tramite bollettino postale. Per poter richiedere un prestito personale è necessario dimostrare di essere in grado di effettuare il rimborso delle somme ricevute a prestito.

A norma di legge i contratti di finanziamento devono contemplare i seguenti elementi:

  • il tasso di interesse applicato;
  • tutte le condizione praticate dall’ente erogatore anche nell’ipotesi di mora;
  • l’importo e la forma di prestito;
  • l’ammontare e la data entro la quale dover pagare ogni singola rata;
  • il tasso annuo effettivo globale (TAEG);
  • l’ammontare relativo ai costi non inclusi nel TAEG applicato sul finanziamento;
  • le garanzie eventualmente occorrenti;
  • l’assicurazione eventualmente richiesta dal prestito e non compresa tra gli oneri relativi al TAEG.

Ogni rata è composta da due parti: il capitale e gli interessi. Le rate vanno corrisposte all’ente erogatore periodicamente nel tempo. Il rapporto fra queste due parti cambia continuamente ed il capitale si riduce progressivamente nel tempo: nelle prima parte del rimborso le rate sono costituite soprattutto dagli interessi; andando avanti con il rimborso aumenta il capitale restituito e si riduce invece la quota relativa agli interessi.

L’interesse è quella somma accessoria che il debitore deve, oltre a quella principale, a chi gli ha concesso un prestito. Il tasso di interesse è stabilito dalla legge o dalla volontà delle parti. Nel primo caso parliamo di interessi legali, nel secondo caso di interessi convenzionali.

Il tasso d’interesse può essere fisso, variabile o misto.

  • Tasso fisso: è il tasso di interesse che trova applicazione alla sottoscrizione del prestito, sulla base del parametro EURIRS e non subisce variazioni per tutta la durata del prestito. Per cui le rate avranno ammontare costante.
  • Tasso variabile: è il tasso d’interesse che subisce variazioni con riferimento ad alcuni parametri quale l’EURIBOR, ad essi viene poi aggiunto lo spread, cioè il guadagno della banca;
  • Tasso misto: è il tasso che fino ad un certo periodo è fisso, per poi diventare variabile o restare fisso nel momento successivo a seconda delle scelte del cliente.

I dati richiesti per accedere ai vari prestiti sono:

  • dati anagrafici e personali;
  • profilo di credito, cioè tutti i dati relativi alla propria condizione reddituale;
  • Rapporto di Credito, nella quale sono raccolti tutti i dati relativi alla situazione debitoria, alla precisione nel rimborso delle rate mensili e alle richieste di prestito inoltrate.

In aggiunta ai dati indicati in precedenza, bisogna tener conto di altri requisiti che vengono utilizzati dagli istituti creditizi in vario modo. Questo spiega perché una domanda di prestito può essere accettata da un istituto e rigettata da un altro a seconda dei parametri presi in considerazione nell’esame della richiesta di credito.

La rata del prestito la si può calcolare velocemente ed in modo comodo direttamente on line, ed in questo modo si sa sin da subito l’ammontare della rata da dover corrispondere all’ente erogatore. Sono sempre di più gli istituti di credito che concedono prestiti offrendo la possibilità di calcolare la rata del prestito on line. Per procedere alla scelta migliore, sulla base delle nostre esigenze, è sempre bene procedere al confronto tra i vari preventivi offerti da tali istituti sia online che meno. A tal proposito nel confronto bisogna prendere in considerazione gli stessi elementi per cui stessa rata ed almeno stessa durata. In ogni caso gli elementi da confrontare sono:

  • TAN (Tasso Annuo Nominale)
    Il TAN corrisponde al il tasso di interesse, applicato dagli istituti di credito sull’ammontare lordo del prestito ed è rappresentato su base annua ed in percentuale. Lo si utilizza al fine di procedere al calcolo della parte di interessi che il richiedente è tenuto a versare alla banca o altro istituto di credito, quota che andrà ad aggiungersi al capitale ricevuto in prestito andando cosଠa comporre l’importo effettivo della rata da rimborsare.
  • TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale)
    Corrisponde al tasso d’interesse espresso in percentuale su base annua, riferito al costo totale del prestito. In esso sono inclusi tutti gli oneri accessori quali spese di istruttoria, spese per l’apertura pratica, spese per l’incasso delle rate e spese per l’assicurazione.