I dipendenti ministeriali e della pubblica amministrazione, magari ormai pensionati, costituiscono una grande percentuale di lavoratori della nostra nazione.
Fortunatamente, visto che il “posto fisso” non può che essere considerato un valore, una fortuna.
Tuttavia, sappiamo che spesso il rovescio della medaglia è uno stipendio non molto esoso, generoso; sopratutto visti i titoli di studio richiesti o il ruolo che si ricopre.
Ecco perchè, l’INPS, ente ben noto sopratutto dai dipendenti, offre l’opportunità di richiedere un piccolo prestito.
Piccolo prestito in quanto è stato pensato per aiutare le famiglie che si trovano di fronte a delle necessità urgenti, che non riescono a coprire con il loro normale stipendio.
Tuttavia, ad essere piccolo, non è solo l’importo richiedibile, ma anche i tassi di interesse (TAN di solo 4,5% per tutte le durate), e i tempi di erogazione.
L’importo si potrà rimborsare in 12, 24, 36 o 48 mesi; e ci sarà un TAEG e dei costi di ammortamento diversi in base alla durata.
Attenzione però: requisito necessario, oltre ad essere dipendenti pubblici o pensionati, è di essere iscritti alla gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali.
Per quanto riguarda l’affidabilità e la sicurezza di questo prestito, ovviamente non c’è nulla da dire dato che si tratta di un’ente pubblico, e pertanto non ci può essere nulla di più sicuro e tranquillo.