E fu così che Lactalis si prese Parmalat. Alla chiusura dell’Opa l’azienda francese ha acquisito l’83% di quella italiana. Si potenzia così un colosso nel campo dei latticini e degli alimentari in genere. Con il suo giro d’affari stimato in circa 15 miliardi di euro, Lactalis distanzia Nestlè ferma a 5 in meno.
Mentre i sindacati hanno già dato da tempo il loro appoggio, qualche voce di timore circola tra gli allevatori italiani, ma il management francofono assicura che ci sarà pieno rispetto delle relazioni con i produttori d’Italia.
Gli azionisti, da parte loro, hanno creduto nel progetto francese, anche perché in realtà pochi in Italia si sono opposti con convinzione all’acquisizione della maggioranza di Parmalat. Enrico Bondi lascia dunque la poltrona di amministratore delegato, nei prossimi giorni si saprà il successore. Il manager toscano resta il protagonista di un’impresa non facile, dopo il crack della famiglia Tanzi: in poco più di sette anni ha risollevato un’azienda che rischiava la cancellazione. Forse lui avrebbe preferito una soluzione italiana, che tra l’altro gli avrebbe permesso di lavorare su nuovi sviluppi. Ma il mercato ha deciso diversamente e oramai, è il caso di dirlo, è inutile piangere sul latte versato.