La crisi non cessa di colpire il portafoglio degli italiani e di cambiarne le abitudini. Nonostante il premier uscente Berlusconi abbia decretato ancora qualche settimana che i ristoranti sono pieni, le tasche della gente sembrano in realtà vuote. A farne le spese i giovani, che faticano a trovare occupazione fissa ed anche ad lavori saltuari per pagarsi gli studi. Ecco allora che i genitori della generazione precedente arrivano in soccorso ai figli. E’ una situazione abbastanza comune, che però sta incominciando a toccare anche il terreno dei mutui. Da una ricerca di Mutui.it emerge infatti che sono in netto aumento le richieste di mutuo di liquidità, ossia quella tipologia di mutuo che permette di ricevere un finanziamento senza indicare la finalità in cambio di un’ipoteca sulla casa o gli immobili di possesso. Anche negli Stati Uniti, all’apice della crisi, si assistette a questo tipo di pratica.
Ipotecare la propria abitazione in cambio di denaro da usare per sostenere i familiari o per risolvere carenze di liquidità: vacilla l’atavico attaccamento italiano verso gli immobili di qualità. Certo, un mutuo di liquidità non è facile da ottenere: le banche richiedono il rispetto di criteri abbastanza restrittivi e i tassi di interesse relativamente più pesanti rispetto a un normale mutuo. Inoltre non viene data l’ipoteca sull’intero valore dell’immobile: in genere il mutuo erogato corrisponde a circa la metà della stima.
I riferimenti di Mutui.it parlano di un 4% di richieste di questo tipo sul totale dell’ultimo mese, con distribuzione omogenea su tutto il territorio italiani, anche se al Settentrione si richiedono importi di finanziamento più elevati.