calo mutuiProsegue la scure sui mutui: secondo l’Eurisc anche marzo è stato un mese nerissimo, con un calo del 47% delle richieste di finanziamento per la casa rispetto all’anno precedente. Gli importi invece segnano un’aumento dei prestiti sotto i 100.000 euro.
Al di la della statistica del Crif, è facile capire le cause della crisi: aumento della disoccupazione e della cassa integrazione, nuove tasse sulla casa di proprietà, aumento dello spread per le incertezze di Grecia ed Europa.
L’aumento delle domande di affitto non migliora la situazione del mercato immobiliare, ormai stagnante. Si vedono nuove costruzioni ma totalmente vuote, probabilmente alcune sono frutto di riciclaggio e servono di più all’investitore che a coloro che ricercano una casa o un appartamento di proprietà. Anche all’interno della casa, la situazione non è delle migliori: calano le spese per gli arredamenti e si privilegiano soluzioni low cost. Resta la sensazione che la crisi sia permanente e che sia arrivato il momento di adattarsi a nuovi stili di vita magari più sobri, più slegati dalle proprietà ma forse anche più umani.