moody'sSembra che Moody’s abbia preso gusto ad abbassare il rating dell’Italia. Dopo il declassamento del debito sovrano da A3 a Baa2, ora è la volta delle regioni, degli enti locali e delle banche. Il giudizio è dovuto all’“indebolimento del profilo di credito del Governo”. La scure colpisce provincie autonome come Trento e Bolzano ma anche la Lombardia e Milano, considerate il cuore economico dell’Italia. Napoli è a un passo dai gradini più bassi, con un giudizio Ba1. Il rating a lungo termine di alcune banche italiane non è stato esente dal declassamento: l’outlook negativo va a colpire Unicredit, Intesa Sanpaolo, BNL, Cariparma, Carifirenze, Friuladria, Credito Emiliano ed altri istituti ed enti locali.
Alcuni parlano di attacco diretto all’Italia, altri semplicemente di atteggiamento troppo prudente nel giudicare gli outlook ma intanto Olivier Blanchard, capo economista del Fondo Monetario Internazionale, non usa mezze misure per definire la situazione dell’euro, una volta visti al ribasso i tassi di crescita del Pil per quest’anno: “il rischio maggiore che peggiori il circolo vizioso su Spagna o Italia e che uno dei due paesi perda l’accesso ai mercati. Questo potrebbe concretamente far deragliare la crescita mondiale”.
L’Italia resta dunque nell’occhio del ciclone, anche se la Borsa è ormai quasi assuefatta a questi giudizi.