Yunus microcredito  Oggi l’1% della popolazione mondiale possiede la metà delle risorse disponibili; mentre la metà più povera ha accesso ad appena l’1% della ricchezza. La situazione è insostenibile per il premio Nobel per la pace 2006 Muhammad Yunus, che ha tenuto una Lectio Magistralis a Montecitorio sull’imprenditoria sociale. Yunus, economista e banchiere bengalese, è l’ideatore del microcredito moderno, sistema creditizio che ha cambiato la vita a milioni di persone povere, trasformandole in soggetti attivi capaci di costruirsi un futuro. Ha fondando nel 1977 la Grameen Bank, banca che pratica il microcredito senza garanzie prima in Bangladesh e poi in tanti altri Paesi. Ha concesso prestiti a otto milioni e mezzo di persone, molte delle quali erano donne e analfabete. Le filiali di questa banca oggi si trovano in tutto il mondo: in USA, 6 solo a New York, in Canada, Francia,…

Anche nel nostro Paese a causa della crisi economica c’è un potenziale bacino d’utenza per il microcredito, strumento economico che consente di accedere a servizi finanziari a quelle persone svantaggiate, in condizioni di emarginazione e povertà che non ottengono un prestito dalle banche.
Oggi, un italiano su tre non ha accesso a istituzione finanziarie e solo il 5% ha ottenuto un credito. “Dunque, bisogna fare di più per rilanciare strumenti finanziari inclusivi, come il microcredito. Il Parlamento può e deve giocare un ruolo importante rimuovendo gli ostacoli che impediscono una piena attuazione della legge” afferma il presidente della Camera Laura Boldrini, presente nell’incontro a Montecitorio. Laura Boldrini garantisce il suo impegno per favorire un tavolo di confronto che coinvolga il governo, le commissioni parlamentari competenti ed esperti in materia.

E’ di pochi giorni fa la notizia che la Banca della Maremma e la provincia di Grosseto hanno sottoscritto una convenzione sul microcredito sociale che prevede piccoli prestiti di massimo 3mila euro a residenti nei comuni dove c’è uno sportello della Banca della Maremma o comuni limitrofi. Sarà la Provincia a pagare gli interessi, bisogna dimostrare di trovarsi in una situazione di difficoltà economica. Speriamo siano molti a seguire questo esempio.