La settimana scorsa i principali indici azionari si sono spinti verso i livelli minimi toccati a Settembre. I mercati finanziari hanno presentato delle peculiarità in quanto alla discesa dei mercati azionari non è stata associato un “flight to quality”. A livello europeo, ad esempio, oltre alla vendita del debito dei Paesi indebitati abbiamo assistito anche alla caduta delle obbligazioni tedesche, spinte al ribasso dai risultati della più recente asta di debito pubblico: i tassi estremamente bassi hanno fatto sì che la domanda sul mercato primario scendesse a dei minimi storici.
L’Eurostoxx50 ha perso più del 5%, i principali indici americani hanno fatto segnare perdite superiori al 4,5%. Particolarmente penalizzato il settore bancario con perdite in Europa del 7,7%.
Sul lato dei tassi d’interesse merita particolare menzione la curva dei tassi italiani, inclinata negativamente a causa delle prospettive di rallentamento causate dalle prospettive di austerità. La curva è sopra al 7% di rendimento annuo su tutte le scadenze a partire dai 2 anni.
Analisi a cura di Lemanik