imprese chiusuraUno studio di Unimpresa ha messo un luce un dato allarmante, anche se non del tutto sorprendente: un’impresa su tre è a rischio chiusura entro fine anno. In crisi servizi, manifatturiero e costruzioni in particolare. Le imprese del Sud sono quelle che soffrono di più ma è tutto il complesso a non funzionare, un circolo vizioso da cui è molto difficile uscire. Se si guarda infatti la situazione generale, si colgono le concatenazioni tra disoccupazione crescente, stretta dei prestiti bancari e crisi imperterrita dei consumi. In tutto ciò, la pressione fiscale, gli esodati, l’innalzamento dell’età pensionabile, sono il degno corollario per un de profundis che pochi sperano di potere trasformare in alleluia. Eppure bisogna crederci, al di là di questi continui dati negativi, al di là di questo Governo, partito con passo sicuro ed ora sempre più incerto, tanto che riemergono relitti dispersi nello spazio come quello di Berlusconi. E’ il momento di resistere, sia alla situazione concreta, sia a tutte le statistiche a tinte fosche. Giocando con le parole, le imprese dovranno fare un’impresa: che la forza sia con loro.