Vincenzo Imperatore, ex manager bancario, ha pubblicato “Io so e ho le prove” (Chiarelettere), titolo ripreso da Pier Paolo Pasolini «Io so ma non ho le prove» del 1974, libro in cui racconta per la prima volta tutte le tecniche bancarie che danneggiano i correntisti. Le conosce bene perché era il primo a praticare ciò che ora definisce subdolo.
Decide di scrivere questo libro in cui svela i segreti, le strategie e i maneggi delle banche a danno del correntista in seguito ad una “crisi di coscienza”.
Tra i migliori venditori nazionali di polizze e strumenti finanziari, la gola profonda spiega le irregolarità che lui praticava e i funzionari bancari continuano a praticare.
Imperatore, per vent’anni nelle direzioni operative di importanti istituti di credito italiani prima e dopo la crisi economica, scrive che con manovre massive, ossia aumenti quasi impercettibili dei tassi che più del 90 per cento dei correntisti non vede, gli istituti guadagnano milioni ogni anno.
Spacciando per strumenti che garantiscono più tutela al cliente che riceve un prestito, le banche piazzano polizze assicurative e strumenti finanziari al alto rischio, approfittandosi dell’ingenuità del cittadino, fiducioso e ignaro.
Inoltre con una sorta di terrorismo psicologico le banche concedono finanziamenti, quando li concedono, “piazzando” televisori, tapis roulant e biciclette.
Oltre ai costi eccessivi caricati sui conti correnti, la moltiplicazione delle commissioni, “Io so e ho le prove” riporta i «deliri di onnipotenza», i privilegi e degli sprechi dei top manager, tutti pagati dai clienti.
Le banche non risarciscono, ma temono il danno di reputazione, perciò usano la filantropia e la solidarietà solo per migliorarla.
Imperatore non si assolve e non rinnega, ammette di aver fatto parte di un sistema che ha contribuito a costruire ed alimentare; con questo libro vuole offrire ai correntisti uno strumento che dia più consapevolezza al correntista, per questo lo consigliamo.