crisi greciaAncora cattive voci dalla Grecia: stando ai dati diffusi ieri da Eurostat, il debito pubblico è salito nel 2010 al 10,5% del prodotto interno lordo, superando negativamente le previsioni del Governo che parlavano del 9,4% .
La recessione è dunque più profonda del previsto ed ha ripercussioni sulle entrate del fisco e sui contributi previdenziali. Si prepara così l’ennesima stangata fiscale, che dovrebbe essere accompagnata a stretto giro da una maggiore lotta all’evasione. La situazione dunque non è rosea e sono molti a prevedere che il traguardo di ripianificazione del 2012, previsto dal piano di assistenza finanziaria concordato con Ue e Fmi nel maggio scorso, sia irraggiungibile a tempo così stretto. Una prova che la sfiducia serpeggi anche all’interno della Grecia è il fatto che le assicurazioni sui bond di stato sia ancora aumentata: il rischio di default, ossia del deprezzamento dei titoli rispetto al momento dell’acquisto, è ancora percepito come elevato e anche i sentimenti, soprattutto nei casi di crisi ed economia instabile, hanno il loro peso sul mercato finanziario.