disoccupazione giovaniSecondo i dati Istat un giovane su tre non trova lavoro: a febbraio il tasso di disoccupazione giovanile è salito al 31,9%. Particolarmente colpita la fascia dei giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro. Il tasso di disoccupazione a febbraio é al 9,3%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su gennaio e di 1,2 punti su base annua. Si tratta del tasso più alto da gennaio 2004.
Anche in Europa la situazione della disoccupazione è preoccupante. A contribuire al fenomeno anche la permanenza sul lavoro degli ultra cinquantacinquenni. Viene il dubbio che l’innalzamento dell’età pensionabile in Italia e nel resto d’Europa non abbia tenuto conto di questo elemento. In sostanza, in un momento in cui si assiste alla contrazione dei posti di lavoro, prolungare la vita lavorativa non fa altro che rallentare il riciclo: a farne le spese, le nuove generazioni, per cui la disoccupazione, almeno temporanea, diventa una condizione cronica. Più che dati statistici servirebbero soluzioni, ma all’orizzonte non si stagliano riforme incisive, solo pseudo rimedi per salvare gli errori del passato, senza un occhio adeguato a quello che sarà il futuro.