standard and poor'sL’analisi di Lemanik sulla settimana finanziamria appena trascorsa mostra che il declassamento del merito di credito della gran parte dei Paesi europei da parte di Standard and Poor’s non ha avuto ripercussioni sulle quotazioni dei listini. Di contro abbiamo assistito a dei rialzi spinti dai buoni risultati dei corporate americani e dall’allentamento delle pressioni sul settore bancario europeo.
In America l’indice S&P500 ha guadagnato il 2%, l’indice Nasdaq100 il 2.7%.
Migliore la situazione in Europa: +3.8% per l’indice EuroStoxx50, +9.7% per il settore bancario, +4.3% il DAX, +3.9% il CAC e +4.1% l’indice italiano. Anche i mercati emergenti hanno avuto una performance positiva del 5.3%.
Continua il miglioramento sul fronte dei tassi d’interesse: rialzo per i tassi tedeschi a 10 anni con un rendimento dell’1.9%; riduzione dei tassi italiani a poco sopra il 6% e spread in contrazione a 412 bps. Abbiamo anche assistito ad una compressione degli spread di credito, in particolare per i titoli bancari ed high yield.