Dalla Cgia di Mestre arrivano nuovi dati sul fallimento delle imprese a causa dei debito con le pubbliche amministrazioni. L’anno scorso, secondo l’analisi, il numero delle aziende fallita è aumentato del 114%. I miliardi che le pubbliche amministrazioni hanno trattenuto alle circa 15mila imprese ormai chiuse sarebbero almeno 120, mentre Bankitalia parla di 91 miliardi. Si tratta di un cumulo di debito che perdura da almeno dieci anni: difficile che i 20 miliardi l’anno promessi dagli ultimi Governi possano colmare questo buco in tempi sufficienti per salvare le imprese in difficoltà. Il Presidente di Confindustria Squinzi insiste continuamente sul fatto che quei soldi debbano presto giungere le aziende, ma la sua sembra una battaglia di Don Chisciotte. Intanto le banche stringono ulteriormente i crediti sulle aziende: i prestiti alle imprese calano di 100 milioni al giorno. Difficile resistere allo stato delle cose e poi un’impresa più che resistere dovrebbe avere il diritto di esistere.