facebook borsaFacebook sempre peggio in borsa. La società di Palo Alto fatica sempre di più a rispondere alle richieste degli investitori che stanno perdendo progressivamente fiducia nel titolo. Le quotazioni questa notte hano perso il 12% ed il titolo è sceso a 24 dollari. Dall’ipo di maggio la perdita è del 37%: se non è un crollo, ci manca poco. Nel medio periodo, poi, il secondo trimestre ha segnato un rallentamento. Sale lo spettro della bolla.
L’impressione è che il miliardo di utenti di cui si vanta il fondatore Zuckerberg sia poco monetizzabile. Per la pubblicità, Facebook ha il problema del mobile: molti utenti navigano dal cellulare ma si fatica a trovare un modello di advertising che sia proficuo per quel tipo di piattaforma. Ma il direttore finanziario David Ebersam di Facebook ha comunque dichiarato che fare pubblicità su smartphone, tablet e cellulari è comunque problematico. Anche su desktop ci sono problemi: la fuga di General Motors ha lasciato il segno. Molti pensano che a livello di investimento in advertising il social network non sia in grado di portare abbastanza utili rispetto alle spese ai clienti.
Parlare di app, di giochi, in un momento in cui Zynga, un dei leader del gaming on line, perde il 40% non alletta nessuno. L’ambiente Nasdaq sembra ostile anche per questa scarsa capacità di dialogo finanziario dei vertici di Facebook, che rimangono ancorati a un modello pre quotazione. Forse il sogno di isolare internet in un recinto è anche sintomo di chiusura mentale. Semplificando, il social network non sa fare società per azioni. Più comico che tragico, non ci fossero di mezzo gli investimenti e i soldi che cominciano a svanire in fumo.