I costi dei conti correnti bancari italiani sono in rialzo: la media è di 320,5 euro all’anno. Questo sostengono due fra le più note associazioni di consumatori, Federconsumatori ed Adusbef, smentendo i dati della Banca d’Italia che parlavano di 101 euro nel 2012. L’analisi ha preso in considerazione le dieci maggiori banche italiane: Unicredit, Intesa San Paolo, Bnl, Mps, Banca Popolare, Carige, Popolare di Milano, Banca Sella, Popolare di Vicenza, Credem. I costi in effetti lievitano anche per operazioni molto banali e necessarie perché volute dallo stato: ad esempio presso Monte dei Paschi di Siena costa fino a dieci euro, da Bnl il pagamento di una bolletta comporta una spesa fino a 5 euro. Quanto ai prelievi, il costo medio applicato è di due euro. In tutto ciò, beffa finale, i tassi sono azzerati.
Bankitalia critica l’analisi, dicendo che non si basa su dati reali ma solo sui fogli informativi ma forse è bene ricordare che i foglietti non sono stati scritti dalle associazioni consumatori e nemmeno dai correntisti, bensì dagli istituti bancari.