consumo frutta verduraLa Confederazione Italiana Agricoltori, sottolinea la mancata adeguatezza dei provvedimenti adottati dall’Unione Europea per combattere le conseguenze sul mercato agricolo dell’epidemia provocata dal batterio killer E. coli. Il consumo di frutta e verdura è calato pericolosamente: si parla di una diminuzione del 20% in totale, con un -70% devastante per il commercio di cetrioli, rimasti nella mente dei consumatori, seppur scagionati dalle analisi tossicologiche.
La situazione dell’Italia è particolarmente grave, se si pensa che si tratta di uno dei principali produttori di verdura e frutta in Europa. Gli agricoltori italiani lamentano la scarsa incisività delle azioni dell’Unione Europea e si spingono fino a richiedere risarcimenti per il danno provocato. Sotto accusa anche la Germania, rea di non prendersi le proprie responsabilità e incapace di capire le cause precise dell’epidemia che ha provocato la morte di 24 persone, 23 delle quali proprio in suolo tedesco, vero focolaio del batterio killer.