Secondo un’indagine di Confcommercio 17 regioni su 20 hanno un livello di consumi pro capite inferiore a quello del 2000: basta questo dato a fotografare la situazione italiana. Solo Friuli, Basilicata e Molise hanno un trend positivo. Il Sud diminuisce dal 27,2% del 2007 al 26,6% del 2011, mentre il Nord segna un aumento del 4,5%.
Se le cause di questa tendenza sono da ricercare nella crisi del biennio 2008-2009, c’è da chiedersi cosa potrà succedere dopo le decisioni della nuova manovra: lo spettro dell’aumento dell’Iva al 21% si fa sempre più concreto, il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia non applauda una finanziaria senza riforme e la definisce senza mezzi termini “depressiva”.
Siamo di fronte a uno snodo ma prima di giudicare attendiamo le mosse definitive del Governo: troppe le ipotesi sul banco, troppe smentite e troppi emendamenti all’orizzonte sia da parte della destra sia da parte dell’opposizione. Chi vivrà vedrà e, senza dubbio, sopravviverà anche questa volta.