La crisi economica della quale si fatica a vedere la fine non ha ovviamente risparmiato nemmeno le azioni italiane che, nel corso del 2011, hanno subito un calo drastico molto significativo. Con le nuove riforme previste per sanare il debito accumulato negli anni si potrebbe assistere però ad un miglioramento sostanziale, già segnalato ai primi del 2012. E’ cambiato però il modo di investire da parte dei gestori che cercano di guardare fiduciosi ai quei mercati più piccoli ma con grosse potenzialità e minor rischio nel mercato,quel segmento insomma non considerato dai grandi investitori professionali che invece guardano altrove. Ottimi settori sono quelli considerati ciclici, ovvero che si muovono in base all’andamento dell’economia; in crescita quello dell’energia che dal 1% vede salire al 21% la propria esposizione settoriale, mentre hanno subito un calo al 20% dal 30% quelli industriali. Tra i titoli “nuovi” entrati alla fine del 2011 ci sono Eni, Enel, Saipem e Luxotica, solo per citarne alcuni.