Sembra proprio che questo Governo viva più di apparenza che di reali azioni: dopo il rinvio dell’aumento dell’Iva di tre mesi arriva il pacco sorpresa: l’aumento degli acconti su Irpef Ires e Irap che i contribuenti pagheranno a novembre. Si tratta in sostanza di un anticipo di versamento: un aumento degli acconti Ires e Irap sulle società al 101 per cento e degli acconti Irpef e Irap su persone fisiche e società di persone dal 99% al 100%. Come dice il Sole24ore, siamo vicini al concetto di “prestito forzoso”, pur essendo solo un acconto sul 2014.
Un’altra azione fiscale prevede una tassa al 58,5% del prezzo di vendita per le sigarette elettroniche, intendendo tutti i componenti della sigaretta: dovrebbe andare in vigore dall’anno prossimo.
Insomma, la realtà è che alla fine, facendo due conti, si risparmia sull’iva e si paga da un’altra parte. Entrambe sembrano soluzioni infime: la prima penalizza le imprese, già ai ferri corti con le banche e con i pagamenti da ricevere dalle Pubbliche Amministrazioni, l’altra colpisce un bene in voga, la sigaretta elettronica, quasi invitando implicitamente a tornare alla normale sigaretta, di cui lo Stato ha il pieno monopolio. L’ipocrisia democratica è il peggior male dell’Italia.