aumento ivaAssociazioni dei consumatori sul piede di guerra contro l’aumento dell’iva al 22% previsto dal primo luglio. Il Governo non sembra intenzionato a rinunciare agli introiti derivanti dall’imposta diretta ma per Federconsumatori e Adusbef si tratterebbe di una manovra disastrosa per il mercato. Anche la Confcommercio sarebbe dello stesso avviso. Discordanti le cifre, ma si parla di una forbice di aumento tra i 135 e i 200 euro per nuclei di famigliari di tre persone. Oltre 25.000 negozi sarebbero poi a rischio per la contrazione dei consumi. Salvi solo i generi di prima necessità esenti iva o con imposta dal 10% al 4%.
Alfano, leader del Pdl, dichiara che il pericolo deve essere scongiurato: “Non dobbiamo aumentare l’Iva, dobbiamo detassare l’assunzione dei giovani per incentivare gli imprenditori a fare occupazione, semplificare la burocrazia, riaffermare che essere proprietari di una casa non e’ una colpa”. Al di là delle frasi di facciata, lo scenario però non sembra dei migliori: le casse dello Stato hanno bisogno di fagocitare denaro per stare dietro alle richieste dell’Europa e il cittadino resta chiaramente schiacciato da questo masso sempre più insostenibile.